MARIO STOPPANI

MARIO STOPPANI

Mario Stoppani (Lovere, 24 maggio 1895 – Vergiate, 20 settembre 1959) 

Nato il 24 maggio 1895 a Lovere sul lago d’Iseo. Volontario nel “battaglione Genio Aviatori” nella prima guerra mondiale ottenne il brevetto di pilota militare e per le sue qualità destinato ai reparti di caccia. Erano i tempi in cui si volava sui saltellanti aeroplani con motori tutt’altro che perfetti, facile l’incendio per i ritorni di fiamma a causa della carburazione difettosa.

Il paracadute era ancora un sogno. Dopo l’esperienza necessaria, il nostro pilota viene inviato al fronte in una squadriglia da caccia che allora montavano i famosi Nieuport, hanriot, Spad VIII° dalle leggendarie imprese. Il sergente Stoppani non perde tempo e si mette subito in luce per qualità di coraggioso e abile combattente del cielo.

Alla fine vittoriosa del conflitto si trova ad avere sei vittorie individuali, altre collettive tanto da essere considerato “asso di guerra” con due M. Arg. E una di Br. Al V.M. Nel periodo post bellico non abbandona la sua passione continua a volare e a partecipare a manifestazioni aeree propagandistiche e fonda a Foggia una scuola di pilotaggio d’aeroplani.

Alla fondazione dell’Arma Aeronautica è già un nome e trova la degna sistemazione ai Cantieri Riuniti dell’Adriatico a Monfalcone, dove vengono costruiti noti idrovolanti e aerei Cant. In breve diviene capo collaudatore. Gli inizi sono duri, ma nonostante tutto le macchine alate di Monfalcone si affermano e vengono usate nelle prime linee civili.

Stoppani con la sua esperienza è uno eccezionale presentatore in volo degli allora biplani, monomotori, bimotori, trimotori che si affermano anche all’estero. Verso il 1930 arriva il progettista ing. Zapata e lo stabilimento acquista altra importanza per la costruzione di macchine tecnicamente d’avanguardia anche nel campo dei terrestri.

Stoppani sempre molto attivo, inizia la sua nuova attività anche sull’aeroporto di Ronchi dei Legionari, sorvolando la pianura friulana e atterrando a Gorizia. Vennero così i gloriosi anni dei primati mondiali di durata e altezza con rilevanti carichi utili, conquistati dagli Aeroplani Cant.Z pilotati da Mario Stoppani. Tra gli altri ricorderemo il primato di distanza per idro km 4.139 nel 1934 da Monfalcone a Berbera. Altri record con il Cant Z 506/B altezza raggiunta m. 8.951 con un carico di 2 mila kg. Altro di 7.400 m. con carico di 5 mila kg. Con la stessa macchina il mondiale di durata con un bolo da Cadice (Spagna) a Caravellar (Brasile) di 7524km. Grandi affermazioni di queste ali tricolori e del Stoppani che non si stanca mai di volare e conquistare i primati.

La seconda guerra mondiale porta alle imprese dei famosi Cant Z 501, 506 e 1007 nelle specialità ricognizione alturiera, bombardamento terrestre e marittimo. Nuove macchine la Cant sta preparando e solo gli eventi bellici interrompono questa attività. Si tratta dei bimotori veloci 1018 (oltre 500 km. Ora) e trimotori 1.015 che l’armistizio non fecero arrivare in linea. La stessa sorte toccò al Cant Z 511, plurimotore che era in preparazione a Bigna di Valle, sotto la diretta sorveglianza del Gen. R.C. Fouger allora C. di S.M. dell’Aeronautica. Aereo speciale a grande autonomia che avrebbe dovuto compiere una impresa eccezionale sul territorio degli U.S.A.

Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, Stoppani subì le sorti del suo paese. Nel 1945 alla fine del conflitto lo troviamo a Sesto Calende presso la SIAI la nota casa costruttrice dei famosi Savoia Marchetti. Difficile e ostacolata opera di ricostruzione dell’aeronautica militare e civile.

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