ROSETO D’INGRESSO

ROSETO D’INGRESSO

Percorrere 45 passi tra le rose che, specie a maggio, in piena fioritura, inebriano per il profumo è una esperienza particolare. A sinistra la rosa rossa dedicata a Gabriele d’Annunzio, a destra la più elegante delle bianche, la Margaret Merril, la misteriosa Alchimist dal colore mutevole; e poi si affacciano le incredibili Pierre de Ronsard dedicate al grande poeta francese che ha cantato la caducità della bellezza; la piccola rosea New Dawn. Poco più avanti le Aviateur Blèriot  dedicate all’aviatore che per primo trasvolò la Manica nel 1909, raccolte in mazzi di roselline giallo pallido; e poi ancora le orgogliose francesi Martine Guillot di colore bianco; e le inglesi Wollerton old hall . le gialle profumatissime Golden Zest. Infine la delicata Alexander Girault, esile e colorata di rosso.

A pronunciare i loro nomi, sì i loro bellissimi nomi evocativi, paiono rispondere….

fin che l’estate intiera
divenuta non sia tutta una stanza
piena di rose
al vaporar di un sogno
R.Maria Rilke

Ora eccoci di fronte ad un colonnato composto di 8 colonne in granito, di epoca romana, sormontate da capitelli a calice. Un grande portone in legno segna l’entrata al Castello.

Passi eccheggiano nella memoria
lungo il corridoio che non prendemmo
verso la porta che non aprimmo mai
sul giardino delle rose     
T.S. Eliot

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