LABIRINTO DEL FORSE CHE SI FORSE CHE NO

LABIRINTO DEL FORSE CHE SI FORSE CHE NO

Su un soffitto del Palazzo Ducale di Mantova è rappresentato un labirinto d’oro in campo oltremarino;
e vi ricorrono parole dubitose:
“Forse che sì Forse che no”
d’Annunzio

È un labirinto univiario, senza vicoli ciechi; lungo tutto il percorso che conduce alla formella centrale si legge, ripetutamente, “Forse che sì, forse che no”, misterioso motto che si svolge lungo il percorso del labirinto. Francesco II Gonzaga, duca di Mantova, l’avrebbe tratto da una “frottola amorosa”: la frottola è una composizione polifonica vocale, di origine popolare. Il motto piacque qualche secolo dopo a D’Annunzio; tanto che Forse che sì, forse che no diventa il titolo del suo «romanzo di passione mortale», pubblicato nel 1908.  Ecco allora il nostro labirinto dedicato a Gabriele d’Annunzio; al centro un gioco di specchi allude al concetto di “doppio” e crea un senso di straniamento. Sempre al centro vi è anche un alberello di Sambuco che, con il suo carico di miti e magia, offre lo spunto per favole da raccontare ai piccoli visitatori.

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