AMY JONHSON

AMY JONHSON

1903-1941

La prima a volare in solitaria dalla Gran Bretagna all’Australia

Partecipa come pilota civile alla II G. Mondiale

Amy Johnson comincia a volare nel 1928 come passatempo e l’anno successivo, il 6 luglio, consegue il brevetto di pilotaggio a Londra. A dicembre diventa la prima donna britannica a ottenere un brevetto da ingegnere di terra di categoria “C”. Acquista un biplano De Havilland Gipsy Moth di seconda mano, al quale dà il nome di Jason, e nel 1930 diventa celebre in quanto prima donna a volare da sola dal Regno Unito all’Australia. Partita da Croydon, a sud di Londra, il 5 maggio, Amy Johnson atterra a Darwin, in Australia, il 24 maggio dopo aver coperto quasi 14.000 chilometri in 19 giorni e mezzo. 

Nel luglio 1931 compie, insieme a Jack Humphreys, un volo diretto in Giappone a bordo di un De Havilland Puss Moth. Johnson è la prima persona a coprire la prima tappa, da Londra a Mosca, in meno di un giorno (circa 21 ore), e il volo nel suo complesso, da Londra a Tokyo, viene portato a termine in un tempo record.

Nel corso di un volo in solitaria dal Regno Unito al Sudafrica l’aviatrice inglese stabilisce un altro primato per il tempo di percorrenza, battendo un record che apparteneva a Jim Mollison, che sposa nel 1932 e da cui divorzia nel 1938. Nel 1933 Johnson e Mollison intraprendono insieme una trasvolata atlantica da Londra a New York, giungendo ad appena 80 chilometri dall’arrivo prima di rimanere feriti in un atterraggio d’emergenza. Nel 1934 partecipano alla MacRobertson Air Race, una gara da Londra a Melbourne con un De Havilland Comet, ma sono costretti a ritirarsi per problemi meccanici. Nel 1936 Johnson riconquista il record sul collegamento Regno Unito-Sudafrica. Rimane molto impressionata dalla morte dell’aviatrice americana Amelia Earhart e sceglie di dedicarsi al volo a vela.

Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale Johnson si arruola nell’Air Transport Auxiliary con il compito di trasportare aeromobili della Royal Air Force attraverso il paese e comincia a portare in volo i nuovi aerei che escono dalle fabbriche alle basi militari. Il 5 gennaio 1941, durante uno di questi voli di trasferimento, l’aviatrice incontra condizioni meteo avverse e, stando alla ricostruzione dell’accaduto, si lancia con il paracadute annegando nel Tamigi.

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