ROSINA FERRARIO

ROSINA FERRARIO

1888-1957

Prima aviatrice italiana e ottava nel mondo

Ottiene la Medaglia di Pionieri dell’Aeronautica

Nel 1912 Rosina Ferrario, poco più che ventenne, si presenta alla scuola di volo dell’ingegnere Gianni Caproni, al campo di Vizzola Ticino, Milano, per prendere lezioni di volo. Poco dopo, il 3 gennaio 1913, ottiene il brevetto di pilota: è la prima aviatrice in Italia e l’ottava nel mondo.

Vive il suo momento di gloria tra il 1913 e il 1914, quando partecipa a diverse manifestazione e voli dimostrativi. In particolare, al meeting aviatorio di Napoli incanta la folla lasciando cadere garofani rossi dal cielo. Il 9 ottobre 1913 raggiunge poi Como dove si tiene la prima edizione del Circuito dei Laghi Italiani e rientra a Milano dopo un volo di 32 minuti. Insieme ad Achille Landini, uno degli aviatori più famosi dell’epoca, si esibisce a Busseto alla manifestazione per il centenario della nascita di Giuseppe Verdi, atterrando con il suo aeroplano Caproni C.VII.

Nel 1914 Ferrario vuole diventare aviatrice professionista ed è tra i primi a collaudare il monoplano Gabardini, chiamato dai piloti “La Gabarda”, in occasione dell’inaugurazione del campo di volo di Cameri, Novara.

Invitata in America del Sud per alcuni voli promozionali turistici, è costretta a rinunciare al viaggio per l’incombere della Grande Guerra. Certa di poter essere utile, Ferrario si rende disponibile per trasportare i feriti di guerra per conto della Croce Rossa, ma la sua domanda viene respinta in quanto «non è previsto l’arruolamento di signorine nel Regio Esercito».

Nel dopoguerra perde interesse per un mondo con il quale non è più in sintonia. Resta però vicina all’Associazione Pionieri dell’Aeronautica, di cui fa parte e di  cui vuole lo stemma  sulla propria tomba.

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