CARLO FAGGIONI

CARLO FAGGIONI

1915-1944

Abbandonato il liceo classico per inseguire la sua passione per il volo, Carlo Faggioni consegue il brevetto di pilota militare il 19 agosto 1935 e nel 1937 è destinato in Etiopia dove fa le prime esperienze di volo bellico

Allo scoppio del Secondo conflitto mondiale è al nucleo addestramento aerosiluranti di Gorizia e dall’aprile 1941 opera nel Mediterraneo con la 281^ Squadriglia Autonoma Aerosiluranti Quattro Gatti al comando di Carlo Emanuele Buscaglia. 

Tra aprile e ottobre Faggioni prende parte a diverse missioni e dopo aver attaccato e danneggiato due navi britanniche in coppia con Giulio Cesare Graziani, i due aerosiluratori vengono soprannominati i “gemelli del siluro”

Insieme al 132° Gruppo Aerosiluranti, che comprende la 281^ e la 278^ Squadriglia, Faggioni prende parte alla battaglia di mezzo giugno del 12-16 giugno 1942. Sospettando il sabotaggio dell’operazione a causa del rapido affondamento dei siluri, Faggioni partecipa alle indagini scoprendo che un caporeparto del silurificio di Baia presso Napoli sabotava gli apparecchi di controllo di galleggiamento dei siluri. Nel novembre 1942, dopo gli sbarchi americani sulle coste del Marocco nell’ambito dell’operazione Torch, il 132° Gruppo prende parte a vari attacchi contro il porto alleato di Bijaya, in Algeria, in cui si sta addensando il naviglio nemico. In uno di questi attacchi  il comandante del 132° Gruppo Carlo Emanuele Buscaglia viene abbattuto da caccia Supermarine Spitfire e dato per disperso. Il capitano Giulio Cesare Graziani, in qualità di ufficiale anziano, assume così il comando del 132° Gruppo mentre Faggioni assume il comando della 281^ Squadriglia. A maggio 1943 Faggioni e altri due velivoli del 132° Gruppo sono spostati a Istres per prendere parte all’attacco contro il porto di Gibilterra denominato “operazione scoglio”. Il piano scatta il 19 giugno 1943, e Faggioni, che prosegue nonostante fosse stato diramato l’ordine di far rientrare tutti gli aerei, tenta di silurare i mercantili ormeggiati ma i siluri, forse sabotati, non colpiscono i bersagli. 

Nell’ottobre 1943, in seguito al bando del sottosegretario Ernesto Botto, decide di aderire alla R.S.I. proseguendo l’impegno bellico nell’Aeronautica Nazionale Repubblicana in qualità di comandante del 1° Gruppo Aerosiluranti Buscaglia con cui contrasta lo sbarco di Anzio del 10 marzo 1944 e che gli vale la Croce di Ferro di I classe. Gli attacchi su Anzio proseguono nel corso dei mesi di marzo e aprile. La sera del 10 aprile Faggioni, che si stava predisponendo ad attaccare un grosso mercantile, viene colpito dalla contraerea navale morendo nell’esplosione del suo aereo. Fino al ritrovamento in mare del suo berretto e di un portadocumenti, Faggioni era stato considerato disperso in combattimento non essendo note al comando dell’A.N.R. le circostanze esatte del suo abbattimento. Alla memoria di Carlo Faggioni gli viene concessa dalla R.S.I. la medaglia d’oro al valor militare.

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