FRANCO BENETTI

FRANCO BENETTI

FRANCO BENETTI

1923-2015

Da giovanissimo Franco Benetti si appassiona all’aviazione tanto da coronare il desiderio di volare nel 1940 a 16 anni nel contesto delle attività sportive della Gioventù Italiana del Littorio. Pratica il volo a vela fino a conseguire il brevetto nel 1942 e prosegue con il servizio militare in Aeronautica.

Nell’aprile 1943 Benetti viene assegnato al 4° Corso “Cornacchia” e frequenta la scuola di volo senza però conseguire il brevetto di pilota militare. L’armistizio dell’8 settembre 1943, infatti, lascia l’intera Aeronautica nel caos più totale e i corsi presso le scuole di volo vengono interrotti. Benetti fa quindi ritorno a casa dove, la sera del 12 ottobre, viene raggiunto dall’appello radiofonico del colonnello Ernesto Botto che sta radunando i piloti perché rientrino in servizio nella neocostituita A.N.R. Le notizie delle città italiane bombardate dagli anglo-americani convincono Benetti a offrirsi volontario e così raggiunge la sede del comando della seconda zona aerea di Padova. La riorganizzazione dell’addestramento al volo degli allievi piloti non è immediata e solamente a inizio giugno 1944 Benetti viene trasferito in Piemonte presso la scuola di volo Accademia allievi piloti di Casabianca per riprendere gli allenamenti. Durante un attacco aereo del 17 agosto viene distrutta l’aviosuperficie con tutti i velivoli: si salva solo quello di Benetti, impegnato in quel momento in volo e fortunatamente ignorato dai caccia americani. Qualche giorno dopo l’attività dell’A.N.R. viene bloccata dai tedeschi durante l’operazione “Phönix” e Benetti si vede costretto a rinunciare ancora una volta a proseguire la sua formazione.

Con la ripresa delle operazioni in autunno, Benetti viene inviato presso la Luftwaffe Schule 14 di Holzkirchen, in Baviera. A inizio marzo 1945 fa ritorno in Italia e viene trasferito al campi di Osoppo e Aviano presso il Nucleo Addestramento del 2° Gruppo Caccia dove si addestra sui Messerschmitt 109 G12/R3 conseguendo il brevetto di pilota, ma la guerra sta volgendo al termine e Benetti conclude l’addestramento troppo tardi per partecipare in maniera significativa alle operazioni aeree, perciò gli unici voli che effettua sono quelli di copertura aerea di velivoli amici in atterraggio.

Dopo la guerra non fa più ritorno nell’Aeronautica Militare. È stato socio e consigliere della sezione di Venezia dell’Associazione Arma Aeronautica. 

Franco Benetti si è impegnato nel ricordare i colleghi caduti durante il conflitto e nel mantenere uniti i superstiti. Negli anni Novanta ha contribuito all’allestimento del Museo del Volo presso il Castello di San Pelagio preservando dalla dispersione testimonianze e cimeli storici.

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