GINO PIZZATI

GINO PIZZATI

GINO PIZZATI                        

1919-2019

Dopo aver conseguito i brevetti A e B e nel settembre 1939 il brevetto C di volo a vela nei campi estivi della Gioventù Italiana del Littorio, Gino Pizzati si arruola nella Regia Aeronautica dove effettua il corso per diventare pilota militare. Segue poi un corso di specializzazione caccia terrestre all’aeroporto di Foggia. Nel settembre 1941 è assegnato alla 150^ Squadriglia del 2° Gruppo del 6° Stormo Caccia Terrestre comandato dal tenente colonnello Giuseppe Baylon con cui partecipa alle battaglie aeree e alle operazioni di scorta agli apparecchi da bombardamento sui cieli di Malta e di Sicilia del 1942 e del 1943, prendendo parte anche alla battaglia di mezzo agosto (11-13 agosto 1942). All’inizio del 1943 esegue l’addestramento alla caccia notturna, e nel mese di luglio il suo gruppo è assegnato alla difesa notturna di Napoli. 

Dopo la firma dell’armistizio dell’8 settembre 1943, rimasto senza ordini, decide di tornare a casa. Ritrovato il capitano Giovanni Bonet, al comando della 150^ Squadriglia, aderisce alla Repubblica Sociale Italiana, entrando nella neocostituita Aeronautica Nazionale Repubblicana. Pizzati è assegnato dapprima alla Squadriglia Complementare d’Allarme Montefusco-Bonet e poi è trasferito alla 3^ Squadriglia del 1° Gruppo Caccia Asso di bastoni al comando del maggiore Adriano Visconti. Pizzati è testimone oculare dello scontro tra Visconti e il comando italiano diretto dal tenente colonnello Giuseppe Baylon in seguito alla decisione di annettere l’A.N.R. alla Luftwaffe presa dal generale tedesco Wolfram von Richthofen. Dopo alcuni giorni concitati, e in seguito al diretto intervento di Mussolini, l’A.N.R. rimane indipendente. 

Qualche tempo dopo parte insieme ad altri piloti per la Germania per conseguire l’abilitazione al pilotaggio dei caccia Messerschmitt Bf 109G-10/G-14/K. Una volta arrivato viene invitato a Rangsdorf, vicino a Berlino, per seguire il corso di pilotaggio dei caccia Messerschmitt Me.163 Komet, dotati di motore a razzo, in vista della costituzione in seno all’A.N.R. del Nucleo “Comete”, ma a causa del maltempo e del precipitare della situazione bellica in quel settore non vola mai a bordo dei Me.163 Komet. Rientrato in Italia rimane in servizio nel 1° Gruppo Caccia Asso di bastoni fino al termine delle ostilità. 

Pizzati è decorato con una medaglia d’argento al valore militare.

Nel dopoguerra lascia definitivamente il mondo dell’aviazione.

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